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9 Marzo 2019 : CONSEGNATE LE BORSE DI STUDIO RAVA - AIATTI

Sabato 9 marzo, presso la Sala Consigliare del Comune di Serravalle, si è svolta la cerimonia di consegna di tre Borse di studio che vanno a premiare l’impegno nello studio di tre giovani serravallesi: due borse furono istituite dalla Fondazione Rava, la terza è comunale, specifica per giovani universitari.
Il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Rava, composto da Luciana Tosalli Presidente, dal Parroco di Serravalle, Don Ambrogio Asei Dantoni, dal Sindaco, Massimo Basso, dalla Dirigente Scolastica, Maria Elena Murgia, dalla Segretaria della Scuola Media, Rita Bariani, e da Mario Dellanegra, segretario, nella riunione del 4 febbraio ha confermato il mantenimento della Borsa ad Alice Tosin, che frequenta il secondo anno del Liceo Scientifico a Borgosesia, mentre la nuova Borsa è stata assegnata a Debora Minonne, che quest’anno si è iscritta al Liceo Scientifico.
La Borsa Rava, nacque nel lontano 1962, per “curare l’avviamento allo studio di un ragazzo serravallese di modeste condizioni e particolarmente meritevole”, quando Roberto Biglia, socio fondatore delle Rondini, si vide offrire dall’amico Grand Ufficiale Ragionier Giovani Rava un capitale iniziale di dieci milioni in titoli di stato per fondare a Serravalle, presso il Comune, una borsa di studio. Da allora la Fondazione ha ininterrottamente operato, aiutando, spronando, finanziando annualmente due studenti meritevoli per attitudine e profitto, portandoli dall’uscita della scuola media fino al conseguimento di una laurea. Tre borsisti si sono laureati: Claudio Sella, Gianni Valzer, e Mario Dellanegra, che oggi fa parte della Commissione.
Le Borse di Studio sono intitolate a Rava-Aiatti, perché Ubaldo Aiatti, tecnico cartario - nato a Serravalle il 29 gennaio 1901 e morto a Borgosesia il 30 agosto 1989 - che lavorò a lungo a Chieti ed ebbe la vita funestata dalla perdita della moglie Evelina Zacchetti e dell’amata figlia Adelia Gaudenzina, su suggerimento di Ferruccio Mazzone, storico Presidente del Comitato Rondini, volle donare la cifra di dieci milioni per incrementare il patrimonio della Borsa. Sempre per iniziativa delle Rondini a Serravalle è stata istituita anche un’altra Borsa di Studio: la Borsa “Dott. Piero Sezzano”, da assegnarsi allo studente più meritevole, licenziato alla scuola media, che intendesse proseguire gli studi. Per la grande amicizia che la legava a Ferruccio Mazzone la signora Ada Massara nel 1985, dopo la morte del marito, con il quale aveva gestito la farmacia di Grignasco, ereditata dal padre, istituì questa borsa di studio intitolata al marito, che quest’anno è stata attribuita a Mouna El Fal.
La Borsa Comunale per studenti che abbiano completato il piano di studi del primo anno universitario, è stata assegnata a Luca Mazzone, iscritto al Politecnico di Torino.
Le borse sono state consegnate da Luciana Tosalli, dal Parroco Don Ambrogio, dal Sindaco Massimo Basso e dagli Assessori Uber Croso, Sara Greco, Silvia Pezzana.
Gli uomini si avvicendano, ma restano le idee e le iniziative pensate per il futuro: questi ragazzi sono un esempio per altri che li vogliano imitare e sono un orgoglio per la Serravalle di oggi, che anche attraverso di loro costruisce un futuro. Il Sindaco, ricordando di essere anche papà, ha focalizzato l’attenzione su questi esempi positivi di giovani serravallesi, ricordando la figura del ragionier Elvio Ferraris, che fu per molti anni Presidente della Fondazione Rava.

foto di gruppo con i premiati

17 Febbraio 2019: UNA FESTA A SORPRESA PER AGOSTINA CHE COMPIE OTTANTATRE’ ANNI

 
Domenica sera festa a sorpresa in oratorio per l’ottantatreesimo compleanno di Agostina Vecchio, la devota governante di Don Ambrogio, nata a Bogogno il 19 febbraio del 1936, un anno bisestile: l’anno delle Olimpiadi di Berlino in cui l'americano Jesse Owens compie l'impresa di vincere quattro ori nell'atletica leggera e Ondina Valla è la prima donna italiana a vincere un oro olimpico (80 m ostacoli), mentre in Italia viene proclamato l'Impero dell'Africa Orientale Italiana.
Per la famiglia di Agostina la vita si snoda con i ritmi lenti della civiltà contadina, il padre lavorava già allo stabilimento Trabaldo, ma preferì che per il parto la moglie con i bambini rientrasse a Bogogno, il reparto maternità non gli dava fiducia: “Si sa mai, che mi sostituiscano la piccina”. In quel freddo febbraio, alle 7 del mattino, la levatrice annuncia ai due fratellini di Agostina, la nascita di una sorellina ed entrambi vengono fatti entrare in camera da letto per darle il benvenuto. Giuseppe aveva quindici anni, mentre Santino solo sette e quindi chiede subito alla mamma dove aveva comprato quella bambina, la mamma risponde: “Dal carrettiere di passaggio”, replica Santino: “Se l’avessi presa io ne avrei scelta una più bella”.
Santino entrerà in seminario e verrà consacrato sacerdote: Agostina rinuncerà a crearsi una famiglia per stargli accanto, seguendolo nelle parrocchie, fino a quella di Pianceri dove Don Santino purtroppo morirà prematuramente: il 1 febbraio del 1987. Nello stesso anno morì per un ictus il nipote Luciano, figlio di Giuseppe, già mancato anni prima.
Don Ambrogio sarà nominato parroco a Pianceri alla fine di agosto e chiederà di continuare a collaborare con la parrocchia. Agostina aiutò Don Ambrogio ad accudire ai suoi genitori ormai anziani e poi continuò ad occuparsi della parrocchia. Da allora è l’ombra di Don Ambrogio: gli è accanto con semplicità, lo accudisce, pensa alla sua salute, crea il calore di una casa e gli fa’ da ”coscienza critica” con la sua concretezza e il suo spirito pratico.
Dal 23 settembre del 2017 Don Ambrogio è stato nominato parroco di Serravalle e Agostina ha trasformato la casa parrocchiale, aprendola alle persone, si è interessata dei giovani, promuovendo l’oratorio: ha conquistato il cuore dei serravallesi con la sua semplicità, schiettezza ed ironia.
Questa festa a sorpresa, pensata e realizzata in quindici giorni, è stata molto apprezzata, perché a tutti è sembrato il modo giusto per ringraziare Agostina per la generosità con la quale si spende ogni giorno al servizio del Parroco e della nostra Comunità. Le adesioni sono state molto numerose, più di settanta i commensali che hanno affollato l’ampio salone dell’oratorio: le catechiste, la Corale parrocchiale, il diacono Emilio Forte, i rappresentanti di tutte le comunità parrocchiali, Gattera, Piane, Vintebbio, Naula e Bornate, il Gruppo Caritas, il Sindaco, il Presidente della Pro Loco Mauro Piolo, il Comitato Carnevale di Bornate con le due maschere, il Comitato dei rioni rappresentato dalla Presidente Emanuela Carmellino. Le volontarie che collaborano con l’oratorio e con la parrocchia hanno preparato una cena squisita, completata da dolci fatti in casa: belli da vedere e squisiti.
Al tavolo d’onore sedevano Don Ambrogio e Agostina, circondata da coloro che considera i suoi figli, perché li ha cresciuti dopo la morte della loro madre, Lena: Rita e Gianni Guglielmetti: “Il Signore paga sempre” ha esclamato Agostina, commossa dall’affetto che le è stato manifestato.
Dopo un saluto del Parroco Don Ambrogio che, soddisfatto di questa risposta corale, si è augurato che si ripetano queste gioiose occasioni di incontro e che questo sia l’inizio di un percorso di rivitalizzazione dell’oratorio, per farlo tornare ad essere un punto d’incontro per la Comunità, il Sindaco ha sottolineato come Don Ambrogio sia davvero il “prete di tutti”: “Non c’è cerimonia, festa o inaugurazione, che lo vedano assente e accanto c’è sempre Agostina, con il suo spirito pratico e le sue doti empatiche. Tra Parrocchia e Comune c’è un grande spirito di collaborazione e si sta già pensando all’organizzazione del centro estivo”. Per Agostina è stato letto un messaggio augurale, sottolineato dallo scorrere di una serie di immagini che la vedevano protagonista e che l’hanno divertita e commossa.

La serata si è svolta all’insegna dell’allegria, contrappuntata da aneddoti e canti, ai quali la stessa Agostina ha brillantemente partecipato.
felicit   don ambrogio agostina 
 torta di compleanno

foto di gruppo 1  





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